David Byrne, musicista e non solo, ci porta a spasso per il pianeta con la sua bicicletta pieghevole, attraversando grandi città dal centro alla periferia, in mezzo al traffico o perdendosi per le piste ciclabili. Le città americane della provincia, da Berlino a Istanbul, da Buenos Aires a Sydney, le grandi capitali come Londra, le metropoli come New York. Il suo sguardo attento e curioso sul mondo visto dalle due ruote, un diario acuto e interessante di un artista sempre in cerca di nuovi stimoli. Ovunque essi siano.
Diari della bicicletta
David Byrne
Bompiani Overlook (2011)
390 pagine
Dopo i fortunati Nessuno lo saprà (2005) e Il Pellegrino dalle braccia d’inchiostro (2007), Enrico Brizzi termina con quest’ultimo romanzo la trilogia di lavori dedicati ai grandi viaggi a forza di piedi. Protagonista de Gli Psicoatleti è infatti Italica 150, un vero e proprio pellegrinaggio fatto l’estate scorsa dallo scrittore bolognese, partito dal Trentino e arrivato dopo più di duemila chilometri fino in Sicilia, per capire, a passo d’uomo, cosa ne sia oggi del nostro Paese.
Il romanzo intreccia la vicenda del narratore e del suo bizzarro compagno, Max Montefiori, con la storia della fantomatica Società Nazionale di Psicoatletica, nata proprio 150 anni fa, e dei suoi soci fondatori, tra cui il misterioso Uomo Verde. Scendendo metro dopo metro lo Stivale verso il profondo Sud, il protagonista e Max avranno modo di vedere un Paese che cambia regione dopo regione e si troveranno davanti a domande a cui solo il camminare darà risposte, nella consapevolezza che l’uomo che arriva alla fine di un viaggio non è mai lo stesso che era partito. (paolo bottiroli)
Gli Psicoatleti
Enrico Brizzi
Dalai Editore (2011)
512 pagine
Dimenticate le Lonely Planet, le Mondadori, la Rough Guide e persino le patinatissime Wallpaper. La guida ideale per scoprire New York è la Not For Tourist. Pubblicata da una casa editrice indipendente a Chinatown (e stampata in Cina, per restare in tema), è ottima perchè con la sua copertina nera vi eviterà di essere riconosciuti come turisti e perchè per ogni quartiere fornisce una mappa e centinaia di consigli su cosa vedere, dove mangiare e cosa comprare. Le ultime pagine sono dedicate ai musei e alle principali attrazioni (con tanto di mappe), ai ristoranti migliori (i più hipster, i più economici, i più da vecchi ecc…), alle librerie dell’usato e alle gallerie d’arte. A metà tra la guida turistica e le pagine gialle, è a dir poco enciclopedica.
Not For Tourist Guide to New York City (in inglese)
Autori vari
Not For Tourists Inc (2011)
436 pagine
Tomas Espedal comincia il suo viaggio camminando dalla sua via, dalla sua città. Ripercorre le strade che lo portano dalla periferia al centro. Lo accompagniamo in cerca dalla casa di Rimbaud o di Heidegger. Lo troviamo sulle montagne norvegesi o su quelle della Grecia a fare trekking con il suo completo di lana e i suoi scarponcini di cuoio italiano. “Camminare” è un diario e un racconto di successi e anche di fallimenti, di esplorazioni e scoperte, di lunghi silenzi e passi lenti. E’ la voglia di raccontare se stessi man mano che ci si scopre, che siano debolezze e punti di forza. I suoi compagni di strada sono amici viaggiatori o anche solo la figura di poeti e musicisti che hanno fatto del camminare una parte importante della loro vita e del loro processo creativo. Dai poeti norvegesi a Satie, da Wordsworh a Rosseau. L’idea di Espedal è quella di fare di se stesso un viandante, con la voglia costante di tornare verso casa per poter sempre ripartire. “Il buio è un luogo, la luce è una strada” come era solito dire Dylan Thomas.
Camminare – dappertutto (anche in città)
Tomas Espedal
Ponte alle Grazie (2009)
206 pagine
La foto in alto e in homepage è di Simon Cocks ed è stata scattata a Santorini, in Grecia.