(Don’t speak Italian? You can read the English language version of the interview here!)
Dolomites è il progetto di Kevin Kunstadt, fotografo newyorkese che ha passato diverso tempo sulle Alpi dove ha scattato immagini mozzafiato, stampate ora in un magazine autoprodotto di altissima qualità. Potete vedere i lavori di Kevin sul suo sito e potete acquistare Dolomites qui!
Dopo aver sfogliato avidamente il magazine abbiamo approfittato della disponibilità di Kevin per intervistarlo e per scoprire qualcosa di più sul suo progetto; ecco quello che ci ha raccontato:
NBM: Come ti è venuta in mente l’idea per questo progetto?
KK: Onestamente, è successo un po’ per caso. Ero andato a trovare mio fratello in nord Italia e mi ero preso qualche giorno in più per visitare quella zona del paese, ma non avevo ancora deciso dove andare. Ho scelto le Dolomiti come destinazione in parte perchè i miei genitori, quando ero piccolo, avevano un vecchio libro fotografico tedesco su quella zona d’Italia. Mi piace pensare che la catena montuosa fosse, in qualche modo, già presente nella mia mente, in modo inconscio. In più la montagna mi piace molto. E la catena delle Dolomiti ha una personalità molto spiccata – i colori e la formazione delle rocce – che mi piace particolarmente.
NBM: Questo progetto fa parte del tuo percorso oppure è un progetto collaterale?
KK: Non è un progetto collaterale, anzi. Probabilmente è il progetto fotografico che mi è piaciuto di più sviluppare ad oggi. E spero di farne uno simile presto!
NBM:Cosa ti ha affascinato maggiormente delle Dolomiti?
KK: A parte il paesaggio (che è mozzafiato da qualsiasi punto lo si guardi), la regione è decisamente interessante a causa della sua vicinanza con l’Austria. Il modo in cui sperimenti la gamma di sfumature italiane/austriache (ladine) muovendoti da nord a sud è affascinante. Qualche volta capita che i confini tra paesi non siano così distinguibili, almeno culturalmente.
KK: Ho viaggiato 2 settimane per il nord Italia ma credo di aver passato in montagna solo metà del tempo. C’era un buon ostello a Riva del Garda, ma altrimenti ho dormito in hotel economici. Non mi è dispiaciuto nemmeno dormire nei rifugi in montagna, ce ne sono alcuni che sono ottimi.
NBM: Ci sono posti che ti hanno deluso? Se sì, perchè?
KK: L’unica cosa deludente è stata il dover ritornare a casa! C’è così tanto da vedere e, ad essere sincero, ho visto solo una piccola porzione dell’area. Non sono nemmeno arrivato alla parte più famosa della catena montuosa.
NBM: Perchè hai deciso di autoprodurre la tua rivista?
KK: E’ successo e basta. Ma sono felice che sia successo. Il magazine si chiama 01 e il mio obiettivo è di produrne altri numeri. Non so come sarà però 02. Ma è bello avere un’idea in mente: un motivo per scattare più foto (anche se si tratterebbe comunque di un magazine autoprodotto).
NBM: Le foto nel magazine sono digitali o analogiche? Come hai gestito la stampa delle foto sulla carta del magazine?
KK: Le foto sono scattate in medio formato e su pellicola negativa. Ho scannerizzato i negativi per fare le stampe e anche per stamparli nel magazine. Il magazine è stampato con una macchina da stampa digitale a 4 colori.
NBM: Dove vivi?
KK: Vivo a Brooklyn, New York.
NBM: Ci consigli un posto da visitare nella tua città?
KK: Domanda difficile, ce ne sono così tanti! Ma se vi trovate a New York e avete qualche momento in più per esplorare le zone meno famose della città, consiglio Dia: Beacon. E’ un museo di arte contemporanea con diverse installazioni permanenti e illuminazione ricavata solo dalla luce naturale. E’ una sorta di tempio per l’arte e visitarlo è quasi un’esperienza spirituale.