Eat, Play and Laugh: storie dalla Nuova Zelanda

28 Jan 2013, Posted by in Destinazioni,Mangiare,Music, No Comments. Tagged , ,

Eat, Play and Laugh: storie dalla Nuova Zelanda


Avete mai provato a svegliarvi all’improvviso di notte? Completamente sudati, col cuore che batte forte. Vi è mai successo di non riuscire più a riaddormentarvi? Avete mai pensato, in quella stessa notte, o in un’altra, anche senza motivo, magari dopo una risata troppo forte, o forse quando sembra che tutto intorno rallenti, che qualcosa fosse sbagliato? Di cose sbagliate ne è pieno il mondo, ma io non parlo di qualcosa in generale. Io, voglio dire, qualcosa che ci riguarda.

Così finirete a domandarvi se ne vale la pena. Se la vita che avete era il vostro desiderio da piccoli. E, poi, la vostra attenzione andrà a cose che non sapevate neanche esistessero o, forse, che invece conoscete benissimo e avete seppellito…

… Io mi chiamo Ox. Sono un cane, e lui, l’umano insonne e sudato, è il mio migliore amico… Tutto quello che avete letto fin qui è vero, come è vero che Ox è un cane e anche che sono il suo migliore amico. Io sono Paolo. È vera – dicevo – ogni parola, come ogni virgola e ogni respiro e goccia di sudore lasciata. Ogni volta che, cercando di non disturbare nessuno, ci parlavamo sapevo che mi avrebbe capito… ne ero certo… ne sono certo.

Io non so dire se questo è l’inizio o la fine di qualcosa, ma sono sicuro che questa è una Storia. E le storie sono importanti. Le storie sono il nostro percorso, il nostro viaggio, le scarpe delle nostre vite e non importa se hanno buchi nelle suole o sono così lucide da bruciarci gli occhi. Sono le migliori e le più belle perché sono nostre. Ci nutriamo di storie e ne abbiamo bisogno più dell’aria.

Noi, io e la mia famiglia, siamo venuti in Nuova Zelanda, ad Auckland, per ricominciare a raccontarle. Per non smettere di ascoltarle. Le condividiamo più che possiamo, non smettiamo mai di farlo. Questa è la prima storia. È anche una ricetta molto particolare, perché prova a raccontare la Nuova Zelanda mescolando musica, cibo e vino. È un esperimento, il primo di una serie. Ma è anche un trucco. Iniziamo:

Bagel tostati con avocado e pomodoro fresco, annaffiati da un Pinot Noir Central Otago Dick Frizzell, ascoltando uno dei più bei dischi pubblicati in Nuova Zelanda nel 2012: Me&Moon di Lydia Cole.

Credo sia giusto dirvi che non sono un sommelier, né tanto meno uno chef. L’obiettivo di questa rubrica (posso chiamarla così?) non è presentare una ricetta o un vino o trovare il prossimo campione di MasterChef, ma stare insieme, godendo di alcune cose belle della vita… magari raccontandosi storie.

Chissà quante volte vi sarà capitato di avere a disposizione buoni amici, buon cibo, buon vino e buona musica allo stesso tempo. È esattamente di questo che parlo: fatelo il più possibile. Here we go!

I bagel tostati con avocado e pomodoro fresco al forno o sul BBQ (Nuova Zelanda docet) sono un piatto fantastico! Veloce da preparare e nutriente. Cosa serve? Bagel scaldati al forno (in Italia, dove non è semplice trovare i bagels, potete usare una ciabatta piccola, o un francesino non troppo grosso tagliato a metà; oppure semplicemente del pane a fette tipo pugliese), un avocado maturo tagliato a fette con una spruzzata di limone (la buccia deve essere marrone, appena marrone, ma marrone, se serve tastatelo e trovate la giusta morbidezza)  e pomodoro fresco, che potete scegliere di tagliare semplicemente a fette con l’aggiunta di un goccio di olio (magari di avocado), sale e origano, oppure arrostito in forno, o sulla griglia d’estate. Aggiungete, se volete, peperoncino fresco. Finito! In dieci minuti la vita vi sorriderà. Almeno, a me questo piatto mette un’ allegria pazzesca.

Vino: Pinot Noir Central Otago Dick Frizzell (qui Dick Frizzell è in versione di produttore di vino e realizzatore delle etichette). Ho scelto un Pinot Nero perché in Nuova Zelanda mi sono innamorato di queste uve di cui c’è una buona produzione, e perché quando qualche anno fa vidi Sideways e mi ritrovai d’accordo (non soltanto in riferimento alle uve) con questa affermazione di Miles, uno dei protagonisti:

al Pinot Nero servono cure e attenzioni. Sì, infatti cresce soltanto in certi piccolissimi angoli nascosti del mondo. E solo il più paziente e amorevole dei coltivatori può farcela, è così. Solo chi si prende davvero il tempo di comprendere il potenziale del Pinot sa farlo rendere al massimo della sua espressione. E inoltre, andiamo… oh, i suoi aromi sono i più ammalianti e brillanti, eccitanti e sottili e antichi del nostro pianeta

Informazione artistica: Dick Frizell è uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea neozelandese (date un occhio a Mickey to Tiki). Le etichette delle bottiglie sono disegnate da lui stesso.

Musica: Me & Moon di Lydia Cole. Un album straordinario come Lydia. Questa artista incredibile, che mi ha onorato della sua amicizia, ha la capacità di riempire lo spazio tutto intorno a noi con calore e intimità. Una volta che inizierete ad ascoltare Me&Moon, sarà davvero difficile smettere e credetemi, vi innamorerete perdutamente di Lydia Cole e della sua voce.

Adesso è tutto pronto. Amatevi un po’ di più e rilassatevi. Ciao dal ultimissimo mondo, credo. Sicuramente il più lontano.

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Eat, Play, Laugh è una rubrica ideata e cucinata da Paolo Re, musicista e contastorie che un anno fa ha lasciato Milano per trasferirsi ad Auckland, Nuova Zelanda. MyFamilyGoesTo è il suo tumblr e vale di certo la pena seguirlo.

http://www.nobordersmagazine.org/wp-content/themes/press
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