Anche quest’anno riparte la Silk Road Race, il charity rally che si snoderà da Lainate a Dushanbe capitale del Tajikistan. Giunto alla quarta edizione, la formula rimane invariata: arrivare a destinazione in tre settimane scegliendo il proprio percorso e devolvere il ricavato della vendita delle auto in beneficenza a CESVI. Gli equipaggi che si sono succeduti negli anni hanno scelto strade diverse: chi la strada più corta, chi quella più asfaltata, chi quella più panoramica, non importa, il risultato deve essere uguale per tutti: entrare della capitale tajika allo scadere dei venti giorni. L’anno scorso avevamo seguito molto da vicino le peripezie del team Gengis Khar. Gli intrepidi di questa edizione saranno il team Ciurmanemica Reloaded (al secondo anno di presenza), il team RAGS e il team Just Married. Senza nulla togliere agli altri, quest’ultimo è sicuramente quello con la storia più particolare e per questo motivo abbiamo deciso di sponsorizzarlo. Come avrete intuito dal nome si tratta di due giovani sposi, anzi no al momento sono solo promessi sposi, perchè la cerimonia avverrà il giorno 27 luglio, il giorno della partenza della SRR. Matrimonio al mattino, festeggiamenti al pomeriggio e la sera, intorno alle 19, partenza per il viaggio di nozze: destinazione Dushanbe!
Abbiamo chiesto al team di raccontarci un po’ di loro, Massimiliano ci ha raccontato un po’ di cose:
Io e Giulia ci conosciamo al Liceo Scientifico Paolo Giovio di Como, a cavallo tra i due millenni. Per coincidenze varie ci troviamo a frequentare la stessa compagnia di amici, unita dalla passione per la musica dal vivo, la birra e l’impegno politico. Per anni abbiamo pensato l’uno dell’altra: “ma che fidanzato/a ha??? ma dai, bisogna essere troppo pirla per stare con uno/a così!!” All’inizio del 2010, quando non avremmo mai immaginato di stare insieme nemmeno per un weekend, mi sono iscritto al Mongol Rally edizione 2011, senza la minima idea di chi sarebbero potuti essere i miei compagni di viaggio (ma ero certo al 100% che non sarebbe mai potuta essere la mia fidanzata di allora). Nella frenetica e indimenticabile estate del 2010, in luglio, grazie anche ad una bella bevuta, io e Giulia abbiamo capito, dopo quasi 15 anni, che forse forse eravamo destinati ad una vita insieme e così, dopo poche settimane, convivevamo! In settembre abbiamo fatto un viaggio di una decina di giorni a Madrid, Berlino e Londra e abbiamo deciso che in Mongolia, l’anno seguente, saremmo andati insieme io, lei, i miei genitori r’n’r e uno scappato di casa che abbiamo come amico.
Purtroppo le vicissitudini della vita non sempre sono favorevoli e il caso ha voluto che non potessimo partire…
Nel luglio del 2012 mio cugino ci invita a Carnate (MB) a sentirlo suonare con il suo neonato gruppo rock. Ovviamente andiamo volentieri e lì vediamo un ragazzo con una piccola Seat Arosa bianco/azzurra che vende sangria in cambio di un’offerta per CESVI, pronto per partire per il Tagikistan con due suoi amici. Ovviamente beviamo molta sangria (ma solo per finanziare l’opera di bene dell’Arosa dei Venti, sia chiaro!) e chiediamo informazioni a questo ragazzo (Luca Brambilla) sulla loro impresa. Pochi giorni dopo ci troviamo a Lainate a Villa Litta con un gruppetto di nostri amici che guardavano tutto con un po’ di sospetto, mentre noi eravamo già entusiasti all’idea di partire…partire, sì, ma quando? Giulia è sicura: “l’anno prossimo vedrai che la partenza sarà il 27/7, che è un sabato. Ci sposiamo al mattino e alla sera partiamo per il nostro viaggio di nozze sulla via della seta. facile, no?” E’ stato facile convincermi: sapevo che ci saremmo sposati prima o poi (e per me è come se lo fossimo già, in realtà…) e io son sempre pronto a partire per qualunque viaggio che non coinvolga villaggi vacanze.
Detto fatto. All’inizio probabilmente qualcuno pensava stessimo scherzando o comunque non prendendo la cosa troppo sul serio, ma alla fine siamo qui. L’auto è stata facile da individuare: mio papà doveva cambiare la sua Opel Zafira del 2001 con oltre 400.000km e quindi è stata nostra. Uniche modifiche: un portapacchi per le ruote di scorta, una piastra di protezione sotto il motore; adesivi e il ripristino dell’aria condizionata (non posso vivere senza…dormo per terra, non mangio, faccio quello che volete, ma il caldo NO). Le preziose informazioni sui visti e sulle rotte ce le hanno date principalmente Luca e Giovanni (di Partenza Intelligente), anche se in Asia Centrale le regole cambiano in continuazione e a seconda della persona a cui ti rivolgi. Per quanto riguarda i visti e i documenti dell’auto siamo a posto al 90%: abbiamo Carnet de Passage; assicurazione sanitaria, visti Iraniano, Uzbeko e Tagiko (grazie a Giovanni, il mio ormai prossimo cognato che vive a Londra e che ci ha dato una grossa mano con l’ambasciata). Ci manca il visto Turkmeno, che speriamo di ottenere per strada, confidando almeno in parte sull’aiuto di Vali (www.valishomestay.com ), un gentile signore iraniano (di Mashad) che pare venda tappeti, ma che soprattutto ospita e aiuta con il consolato turkmeno di Mashhad la maggior parte dei viaggiatori dell’Asia Centrale.
Nonostante tutti pregiudizi che sentiamo e nonostante noi effettivamente non siamo mai stati in luoghi così remoti (non tanto per le distanze kilometriche, ma per quelle culturali e di comunicazione), non abbiamo nessun tipo di paura o di timore. Stiamo studiando gli usi e i costumi dei paesi che attraverseremo perché riteniamo che prima di tutto ci debba essere rispetto e conoscenza delle persone e delle culture dei posti che si visitano. Giulia inoltre è laureata in Scienze dei Beni Culturali e, forse più di me, non vede l’ora di scoprire i tesori di questi popoli millenari.
Per quanto riguarda le guide, stiamo leggendo le Lonely Planet e stiamo “bevendo” i racconti di chi è già stato da quelle parti. Giulia, oltretutto, lavora in un negozio in aeroporto, e spesso ha occasione di incontrare persone originarie dei posti che andremo a visitare e quando vede i loro occhi illuminarsi per la nostra piccola impresa torna a casa con ancora più entusiasmo e voglia di partire.
Sull’auto abbiamo attaccato 4 citazioni che riassumono in parte ciò che pensiamo di questo viaggio e dei viaggi in generale:
- Che i nostri viaggi d’esplorazione non abbiano mai fine. (Paul Wuhrer)
- Chi viaggia senza incontrare l’altro, non viaggia, si sposta. (Alexandra – David Neèl)
- Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone. (John Steinbeck)
- Non mi dire quanto sei educato e colto, dimmi quanto hai viaggiato. (Maometto) questa l’abbiamo scritta in arabo e speriamo che sia corretta perché abbiamo chiesto di scriverla a 3 persone diverse e ce l’hanno scritta in 3 modi diversi…
Quest’anno inoltre, il team di Partenza Intelligente, ha messo a punto una nuova avventura che prenderà il via anch’essa nella stessa giornata. Si tratta della Spaghetti Race, un viaggio da Milano a Palermo su motorini classe 50 cc. Anche in questo caso lo scopo è benefico, a favore di Emergency, il motivo principale che ha mosso un gruppo di intrepidi a sfidare le strade secondarie della penisola! Sì perchè in autostrada col 50ino non si può andare…
Vi aspettiamo tutti a Lainate il 27 luglio!