Andrea Marinelli per gli Stati Uniti ha un debole: li ha attraversati in lungo e in largo per le elezioni del 2012 e ora, che vive e lavora a New York, si appresta a rimettersi in viaggio per raccontarne un nuovo volto. Nel frattempo, racconta cosa gli piace e cosa non sopporta della Grande Mela, mentre su cervellifuori sintetizza il tutto con una lista di pro e contro della vita a New York.

Da quanto tempo vivi a New York?
Vivo a New York da quattro anni.

Qual è l’aspetto migliore e quale il peggiore della vita a New York?
Di New York mi piace molto l’energia, ma ci sono così tanti stimoli che quando ti fermi a volte ti senti perso.

Qual è la cosa che ti ha colpito/a di più la prima settimana e qual è la cosa che ancora oggi continua a colpirti?
Quando arrivi a New York hai una percezione diversa, che muta totalmente man mano che ci abiti, quando cominci a scoprire la città. Quando arrivai ricordo che mi colpirono molto i bar del Lower East Side, pieni anche di lunedì sera. E’ una cosa che non è cambiata, e che continua a colpirmi. E a piacermi.

Tra 5 anni ti vedi ancora a New York? Se sì, perché? Se no, dove vorresti essere?
Sì, spero di essere ancora qua fra cinque anni. New York è una città difficile da lasciare, anche per una vacanza.

Da quando vivi a New York hai visitato altri paesi/città/regioni nei dintorni? Quali consiglieresti?
Ho girato un po’, e sono rimasto affascinato dal sud degli Stati Uniti – South Carolina, Alabama, Georgia, Mississippi e Louisiana –  e dalla California.

Ti manca qualcosa dell’Italia? Cosa?
Mi mancano il cibo, l’estate e il Mediterraneo.

Quali posti consiglieresti per colazione e pranzo a chi visita New York?
Colazione in un diner, all’americana, e per pranzo un ristorantino del West Village.

Cosa compri a New York che non compravi quando vivevi in Italia?
Ho cominciato a comprare quasi tutto su internet, e arriva tutto in due giorni.

Qual è la prima cosa che consiglieresti di visitare/fare a New York?
Consiglierei di andare a Brooklyn, di camminare per i vicoli di Dumbo e di sedersi a guardare Manhattan dal parco sotto il ponte.

Qual è la cosa che consiglieresti di evitare come la peste a New York?
Eviterei di camminare sulla Fifth Avenue.

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Andrea Marinelli è nato a Perugia durante i mondiale dell’82, vive a New York e scrive per Il Giornale, Corriere.it, IL e Studio. Nel 2012 ha inseguito i candidati repubblicani alla presidenza degli Stati Uniti per tutto il paese, fra pullman, couchsurfing, crowdfunding e autostop. Su questa avventura ha scritto un libro, “L’ospite – pullman, divani e autostop all’inseguimento delle elezioni americane”.

La foto in alto e in homepage è stata scattata da Barry Yanowitz a Dumbo, New York.