Il blog letterario/culinario americano Eat This Poem, creato e gestito da Nicole Gulotta, pubblica una serie di guide esattamente come piacciono a noi: lontane dalle Lonely Planet e vicine alla nostra passione per il viaggio come veicolo di scoperte culturali, le guide di Eat This Poem presentano il lato letterario di alcune città americane, più o meno conosciute. Nicole ci ha gentilmente concesso di riproporre, in italiano, le sue guide, e questa settimana, dopo aver fatto tappa a San Francisco, ci fermiamo a “leggere” a Portland, in Oregon.

“The most I can ever do is write things down. To remember them. The details. To honor them in some way”
―Chuck Palahniuk, Fugitives and Refugees: A Walk in Portland, Oregon

(Questa guida di Portland è stata scritta da Eden Bainter. Originaria di Walla Walla nello Stato di Washington, scrive, fotografa e sogna di avere una capra in giardino. Il suo blog è Eden From Sweden)

LIBRERIE:

Powell’s City of Books. Cosa mi rimane da dire di Powells? La madre di tutte le librerie e la risposta della West Coast alla libreria Strand di New York occupa un intero isolato della città Portatevi una lista perché i suoi tre piani vi terranno occupati un bel po’. Qui libri usati e nuovi si mescolano, così vi capiterà di entrare in cerca di edizioni economiche e uscire con una prima stampa. La libreria ospita regolarmente incontri con autori in tour, quindi date un occhio al sito per scoprire chi potrebbe esserci quando deciderete di farci un salto.

Mother Foucault’s. Una delle (sempre più rare) librerie specializzate in edizioni e titoli difficili da trovare, ha una selezione attentamente curata di libri d’arte, filosofia e scienze umanistiche e un libraio esperto che adora chiacchierare.

Reading Frenzy. Autoproclamatasi “emporio della piccola editoria” Reading Frenzy vanta una collezione impressionante di arte e prodotti indipendenti. Si sono trasferiti di recente in uno spazio nuovissimo nel quartiere Mississippi; fateci un salto prima di fare tappa a ¿Por Que No?.

BIBLIOTECHE:

Central Library. Con sulle spalle almeno un secolo, la Central Library (sede principale del meraviglioso sistema bibliotecario Multnomah County Library, in espansione) è un affascinante edificio di tre piani in centro a Portland ed è anche la sede della biblioteca per l’infanzia Beverly Cleary Children’s Library.

IPRC Zine Library. Le zines (riviste autoprodotte) sono effimere per definizione e, se non fosse stato per alcuni appassionati sforzi di catalogazione, molte sarebbero rapidamente andate perse. Fortunatamente, la biblioteca IPRC è impegnata a costruire e tutelare un archivio storico delle zine, e fino ad ora ha catalogato 6mila titoli. La biblioteca è aperta al pubblico: fateci un salto e lanciatevi in un’esplorazione.

Crumpacker Family Library, dentro il Portland Art Museum. L’archivio più completo della regione in termini di arti visive, raccoglie oltre 35mila titoli, è aperto al pubblico e include un’accogliente sala lettura.

LETTURE (e conferenze):

Late Night Library. Non dovete vivere a Portland per godere dei benefici della nostra scena letteraria e dei nostri autori emergenti. Late Night Library usa podcast, video, recensioni online, serie dedicate ad autori ospiti ed eventi dal vivo in città per sostenere la cultura letteraria e gli scrittori esordienti.

Mortified e Backfence PDX. Assieme ai reading più tradizionali sparsi per la città, ci sono una serie di eventi a tema che possono essere – come dire – più divertenti rispetto ai classici reading. Pensati per i fan di This American Life (ma con qualche variante), Mortified celebra tutti quei momenti imbarazzanti della nostra infanzia che continuano a perseguitarci anche da adulti. Backfence PDX punta invece a un pubblico più vario, con serate tipo “ricette per un disastro” o a tema R.E.M./religioso tipo “losing my religion”.

Loggernaut Reading Series. Questa serie prende vita più volte durante l’anno e coinvolge autori locali e forestieri che capitano in città in concomitanza dell’evento. Si tiene solitamente in un café o in un bar, e la sua atmosfera intima ha l’inspiegabile capacità di farti sentire parte della élite letteraria di Portland, anche solo per una manciata di ore.

Portland Arts and Lecture Series. Ogni anno, questa serie di lezioni porta le rock star della letteratura in città, ospitando scrittori e intellettuali del calibro di Salman Rushdie, Ann Patchett e Julia Alvarez nell’elegante location della Arlene Schnitzer Concert Hall.

ALTRE SCOPERTE:

Independent Publishing Resource Center (IPRC). Se volete auto-pubblicare le vostre opere, questa assocazione no-profit ha le informazioni e gli strumenti che vi aiuteranno ad autoprodurre opere d’arte, scritti, riviste, fine, libri, siti, fumetti o graphic novel.

Oregon Cinema. Una collaborazione creativa tra l’autore Jon Raymond e il regista Kelly Reichhart ha prodotto diversi film dal successo nazionale con un retrogusto piacevolmente locale, tra cui Old Joy, Wendy and Lucy, e Meek’s Cutoff – tutti basati sui testi di Jon Raymond.

Wordstock Festival. Si tratta della più grande celebrazione dei libri della regione e raccoglie oltre 250 autori pubblicati (e oltre 15mila lettori) in città per una settimana densa di eventi letterari, reading e discussioni.

Tin House Summer Workshop. Gli scrittori più ambiziosi migrano al Reed College Campus di Portland per partecipare a una settimana di laboratori di scrittura intensivi e imparare l’arte del mestiere dai loro autori preferiti (Joy Williams, Dorothy Allison e Anthony Doerr per citarne alcuni). Non vi sentite pronti per un laboratorio? Prendete posto in uno dei reading serali nell’anfiteatro all’aperto per soli 5 dollari.

CAFE’:

Bipartisan Café. Un fantastico caféc nel quartiere sempre più popolare di Montevilla che serve colazione, pranzo e una fantastica torta fatta in casa.

Tao of Tea. Se al caffè preferite il the (o se state cercando un drink rilassante invece di una bevanda energizzante) Tao of Tea ha una lista di the epica, ma anche snack e dolci gustosi in entrambe le sue sedi di Belmont e Tower of Cosmic Reflections (dentro il The Lan Su Chinese Garden).

Stumptown Coffee Roasters. Stumptown è sia il soprannome di Portland e (nella città dei caffeinomani per antonomasia) anche la nostra miscela più famosa. Fate un salto alla prima sede della catena su SE Division, a Belmont, o nel loro negozio dentro la lobby del trendy Ace Hotel in centro.

World Cup Coffee. Per bibliofili ambiziosi che si ritrovano tra gli scaffali di Powells con una gigantesca pila di libri, a budget ristretto e una difficile ma necessaria selezione da fare, questo bar interno alla libreria è il posto ideale per un latte macchiato, uno scone e tutta la libertà di leggere (e decidere cosa comprare e cosa scartare).

PER UN PASTO COMPLETO:

Dove Vivi. Una pizzeria tanto adorabile quanto modesta sul lato nord della fila di ristoranti sulla 28th Street’s, incastrata tra un Quickie Mart e una lavanderia, offre ottima pizza al taglio, un servizio amichevole e una fantastica insalata di kale. Fermatevi all’uscita del cinema indipendente Laurelhurst Theater in fondo alla strada, dove proiettano film a 4 dollari.

¿Por Que No? Ristorante Messicano colorato e informale con due sedi. C’è sempre da fare la fila, ma non dovrete aspettare molto e, una volta ordinato al bancone, potrete sedervi e godervi il vostro margarita e guardare le persone che vi circondano circondati da chincaglierie messicane.

Bye and Bye. Bye and Bye e il suo compagno Sweet Hereafter offrono ottimi drink (basterà uno dei cocktail della casa servito in un vaso di vetro per far scattare la scintilla) e un menu vegano che soddisferà palati vegani e carnivori. (vegan)

Blossoming Lotus. In una tranquilla via laterale nel quartiere di Irvington, Blossoming Lotus prepara piatti vegani straordinari (la fanno da re il kale e le farine integrali) e offre un bar dove fanno succhi freschi, frullati e cocktail. Ottimo per il brunch. (vegan)

Natural Selection. Se arrivate a Portland da metropoli come Boston o New York, rimarrete a bocca aperta di fronte alla qualità del cibo che potrete concedervi a prezzi da fast food. La città finirà col viziarvi! Natural Selection offre un menu a presso fisso stagionale, con prodotti locali e curatissimo che vi conquisterà. Un’ottima scelta per occasioni speciali (e se siete onnivori, fate un salto da DOC per lo stesso concetto di menu a prezzo fisso ma sempre di qualità, non ne rimarrete delusi). (vegetarian)

DOLCEZZE:

Sprinklefingers. Questa è metà della storia di due amici d’infanzia che sognavano di lavorare insieme. Nel loro adorabile negozio su Belmont, uno dei due vende caramelle artigianali fatte in loco e le migliori cupcake che abbiate mai mangiato, l’altro vende invece un assortimento eclettico di casalinghi, arte e articoli di cancelleria dal gusto retro.

Alma Chocolates. La chocolatier Sarah Hart ha iniziato a vendere decadenti cioccolatini artigianali senza aromi artificiali o conservanti al Portland Farmer’s Market e ora ha aperto un piccolo negozio pieno di invitanti cioccolatini fatti a mano, gelati artigianali e declinazioni cioccolatose di caffè.

Lauretta Jeans e Salt & Straw. Due angoli dolcissimi sulla SE Division street significa che non dovrete scegliere tra l’uno e l’altro: la pasticceria Lauretta Jean’s offre fette di torte fatte in casa e un brunch popolare (immaginate quiche, biscotti e cocktail al vostro tavolo), zuppe e insalate. A un isolato di distanza si trova Salt & Straw, che produce gelato artigianale osannato ovunque, da Martha Stewart al Wall Street Journal.

I PREFERITI di Eden:

1. Vista preferita: Ogni volta che puoi intravedere un pezzettino di Mt. Hood, Mt. Saint Helens o Mt. Adams dalla città: sono viste che non ti stancano mai. E la gente del posto non smette di entusiasmarsi e indicare la cima di una montagna non appena la scorge: come se la montagna non fosse lì da sempre!

2. Posto preferito dove scrivere: In cima al Mt. Tabor, osservando lo specchio d’acqua e il centro città dall’alto.

3. Museo preferito: Museum of Contemporary Craft

4. Café preferito: Oui Presse, dove si può ordinare un espresso, una colazione alla francese e sfogliare un assortimento più che completo di giornali, riviste di design e letterarie difficili da trovare normalmente.

5. Cosa preferita di Portland: gli abitanti di Portland celebrano la vita con passione e curiosità. Non è raro che qualcuno ti parli del suo lavoro, del suo lavoro serale, dei suoi concerti, del nome della propria band o della birra che produce in casa e che poi ti dica “ma la mia vera passione sono gli ukulele vintage”. E’ come vivere continuamente dentro un episodio di Portlandia, e ognuno è genuino.

“We kept walking, our shadows moving in shifting blobs over the ground. The sound of river rocks rattled under our feet. We turned along a bend in the stream and a curtain of poplar trees came into view, shivering in the distance, showing the white backsides of their leaves. I watched them for a while until an ancient, aching sorrow rose up in my chest. It was a familiar feeling. Something in the mute, unconscious trees resonated inside me, something so deep and fundamental it failed to remember its own source anymore. I watched the poplars flickering against the hard blue of the sky. What is sorrow? I thought. What is sorrow but old, worn out joy?”
―Jon Raymond, Livability: Stories

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La foto in alto e in copertina è stata scattata a Portland da Kenny Louie

Per altre guide letterarie, visitate Eat This Poem.