Alle cascate del Niagara ci vanno in tanti, tantissimi. Gente di tutto il mondo si affaccia sul “ferro di cavallo” per vedere l’impressionante massa d’acqua rovesciarsi nel bacino del fiume. Gente di tutto il mondo attirata dallo spettacolo naturale, dall’idea di sposarsi in quello scenario, attirata dai casinò e dagli spettacoli dei grandi teatri. Sì perchè Niagara Falls è una grande attrattiva tipica del modello americano, benchè in realtà sia in Canada (ma proprio sul confine, il ponte che passa sopra il fiume vi porterà direttamente negli Stati Uniti). Grandi hotel, spettacoli con grandi nomi, luci colorate, slot machine. Io ci sono stato in estate, nel pieno del suo splendore turistico. Ma ho avuto la fortuna di andarci anche in autunno inoltrato, verso la fine di novembre. Con il freddo, le luci spente e i manifesti sbiaditi degli spettacoli ormai finiti. Non avendo grande passione per il gioco d’azzardo e gli show di Andrea Bocelli – al tempo in cartellone c’era lui, per la gioia dei nordamericani – ho scoperto un lato di Niagara Falls molto più interessante anche se vagamente decadente. Tutto un po’ più grigio, le strade un po’ più vuote, le insegne spente e i grandi hotel praticamente tutti chiusi. Tranne alcuni che servivano ad ospitare alcune comunità di anziani, anzianissimi pensionati, portati in giro in bassa stagione non si sa bene perchè. La cornice, dall’estate all’inverno, cambia clamorosamente; ciò che non cambia – o quasi – è l’enorme, possente, travolgente, vigorosa massa d’acqua che si riversa giù dalla parete rocciosa. Quando ci si avvicina alla balaustra e si osserva la curva disegnata dall’acqua sembra di essere di fronte ad una superficie compatta, vetrosa e quasi immobile, talmente è veloce nel muoversi. Lo spettacolo è affascinante in qualsiasi momento dell’anno, nessun neon o annuncio pubblicitario, nessuna scritta o manifesto sarà mai abbastanza potente da farvi distogliere lo sguardo da tanta bellezza naturale. Niagara Falls si regge tutta su questo immane fascino esercitato dall’acqua, fascino che non tutti riescono a cogliere appieno perchè in fondo interessati ad altro. Certo un occhio lo buttano tutti, anche chi arriva solo con l’idea di tentare la fortuna in qualche slot machine. Ma specie in estate, al culmine della stagione, quando tutto diventa ipertrofico, la grandezza della cascata, incredibilmente sembra ridimensionarsi. Non così in inverno. Il tempo instabile vi potrà accogliere con la pioggia ma lasciare dopo qualche ora spazio a squarci di sole tra le nuvole, portando la luce naturale ad illuminare la parete d’acqua come nessun faro colorato potrà mai fare. Si riuscirà a sentire fino in fondo il frastuono della caduta, indisturbato, nemmeno lontanamente distratto da jingle e annunci vari. La cascata è una meraviglia assoluta, se avete occasione non perdetevela.