
19 Jun 2015, Posted by christian in Destinazioni, No Comments. Tagged espoo, finlandia, helsinki
Il sole a mezzanotte
Pochi giorni in Finlandia tra Helsinki ed Espoo. L’ultima volta era stato in inverno, con la neve altissima anche in città, il buio che avvolgeva tutto per gran parte della giornata. E la neve che spesso qui da noi è considerata un problema, a quelle latitudini riesce invece ad attenuare il senso di sconforto che i mesi invernali portano con sè, perchè con il suo biancore trattiene e riflette quelle poche ore di luce che vengono concesse proprio in questi mesi più freddi. Con l’approssimarsi dell’estate, come è capitato in questi giorni, invece la luce è tutta potenza, vivida, bellissima e praticamente infinita. Non era mai stato a Nord in questo periodo, e il sole a mezzanotte è qualcosa che ti stordisce. Le giornate sono dilatate, il sole – una presenza costante e continua, anche di notte – è quasi alcolico. Il buio si riduce al minimo. Se il tempo è clemente, come lo è stato in questo ultimo fine settimana, tutto sarà circondato da una specie di aura che trasporta ogni cosa in una sorta di spazio fuori dal tempo.
Passeggiando lungo la costa di Espoo, si incontrano case bellissime, con vetrate enormi e grandi terrazze. Ci sono quelle appena costruite e quelle che invece sono lì da tempo. Cambiano le forme ma la voglia di far entrare in casa più luce possibile è rimasta immutata. Il paesaggio delle isole che punteggiano il mare di fronte alle due città più grandi della Finlandia è uno spettacolo unico. Piccole o grandi, sempre piene di verde e, spesso, grandi e piccole case perfettamente inserite. Forse inutile sottolinearlo, il paesaggio è magnifico. Il contrasto continuo tra il verde degli alberi, il bianco delle betulle e il rosso dei tetti, il blu scuro, scurissimo del Mar Baltico. Certo, spesso questi colori prendono infinite sfumature di grigio, perchè il tempo è decisamente variabile, ma forse tutto questo è dovuto al bisogno di mitigare tanta bellezza: non sarebbe possibile vivere in un posto così bello sempre!
In Finlandia è possibile vivere in nuovissimi complessi residenziali, perfettamente stereometrici, candidi e vetrati oppure in mezzo al bosco, a poche centinaia di metri dalle strade ad alto scorrimento, visitati quotidianamente da caprioli e scoiattoli. Potete mangiare al mercato all’aperto della piazza o in uno dei mercati coperti, dalla zuppa di salmone (non è il mio caso…) alle fragole, rosse e saporitissime.
La Finlandia è un paese immenso con una densità di popolazione bassissima (circa 16 ab/kmq, una tra le più basse nel mondo), e mentre negli spazi urbani questa caratteristica non è percepibile, è sufficiente allontanarsi un po’, ma poco, per ritrovarsi in una condizione davvero inusuale per noi. È qualcosa che resta quasi incomprensibile a chi – come noi italiani – è abituato a ben altre densità (200 ab/kmq per esempio). Gli spazi aperti, la luce costante, e la quantità incredibile di caffè (io che non ne bevo…) sono le cose che mi porto a casa dopo questi pochi giorni a Nord.
Mentre mi capitava di prendere gli autobus per muovermi e sborsavo 5 euro per ogni tratta – un prezzo decisamente caro – pensavo alla qualità della vita. La sensazione, dall’esterno, senza aver avuto a che fare con nessuna istituzione, ma parlando solo con le persone, è che la qualità della vita sia altissima. La Finlandia è stato un paese praticamente agricolo fino agli anni ’50, dopodichè – in un lasso di tempo piuttosto breve – ha recuperato il divario e sorpassato di gran lunga paesi con una tradizione industriale e tecnologica ben più lunga. Grandi aziende hanno dominato il mercato in vari settori, dalla telefonia (chi non ha avuto un 3310 alzi la mano!) agli impianti elevatori, sono all’avanguardia sia per l’istruzione che per il welfare. Hanno uno dei redditi procapite più alti d’Europa, girare per la città in questi giorni evidenziava una serie ininterrotta di cantieri di abitazioni, strade, infrastrutture. Forse era solo un’impressione dovuta alla vacanza e al sole così fortemente presente, ma lo stato di benessere sembrava permeare ogni cosa, me compreso.
Per la prima volta in vita mia ho fatto anche la sauna. Restare chiuso in una stanza senza finestre, rivestita di legno, con una stufa che raggiunge i 200°C e arroventa sassi, i quali – ogni volta che si rovescia acqua sopra – emettono una nuvola di vapore che alza la temperatura rapidamente verso i 60°C, ecco, potrebbe sembrare tutto fuorchè piacevole. Invece piacevole lo è, anche se questa volta non mi sono buttato nel lago gelido, non è detto che non lo faccia la prossima volta! (per le frustate con la betulla, invece, mi sa che passo…)
La Finlandia d’inverno, invece l’avevamo raccontata qui.