Il viaggio di compone anche di piccoli dettagli. Che libro portare, quel tshirt sfoggiare la sera, con quale musica accompagnarsi mentre si è in fila salendo su un aereo o guardando fuori dal finestrino di un treno. Se poi viaggiate in macchina su larghissime  – e magari deserte – autostrade, una buona colonna sonora è essenziale. E allora qualche suggerimento ve lo vogliamo dare anche noi di NBM.

I 6 dischi che non possono mancare per il vostro prossimo viaggio:

1- The Last Shadow Puppets “Everything you’ve come to expect”: se li avete amati ai tempi di “Standing next to me”

se amate le atmosfere un po’ sixties, i giri di basso che spingono in pista, gli arrangiamenti di archi emozionali, i ritmi veloci e i ritornelli che si imprimono nella testa al primo ascolto non potete non portarvi questo loro ultimo lavoro.

2- Polly Jean Harvey “The Hope Six Demolition Project”: Certo non era facile tornare dopo quel piccolo capolavoro che era “Let England Shake”

e invece PJ riesce a tirare fuori un disco scarno, essenziale e diretto che riesce a emozionare come solo lei riesce a fare.

3- Andrew Bird “Are you serious”: il violinista americano (ma suona praticamente qualsiasi cosa) meriterebbe un premio anche solo per aver fatto tornare sulle scene Fiona Apple. Non conoscete Fiona Apple???

Se lei è tanto brava quanto un po’ matta, probabilmente il buon Andrew non è da meno, e il duetto che ne esce è assolutamente imperdibile (ma tutto il disco in realtà!)

4- The Temper Trap “Thick as Thieves”: se li avevate incrociati sulle note di “Sweet Disposition” cercando ci capire come sarebbe finita tra Summer Finn e Tom Hansen

forse sarete contenti di sapere che sono tornati con un nuovo disco, canzoni che partono in sordina e poi si aprono al cielo tra cori e accordi di grande respiro, come ai vecchi tempi. Magari nulla di innovativo, ma qualche certezza si deve pur avere!

5- Minor Victories “Minor Victories”: se vi dicessero che la cantante di un gruppo shoegaze si mettesse a suonare con un musicista di una band post rock, uno di una band rock dal sapore new wave con qualche collaborazione qua e là con cantautori talentuosi alla Sun Kill Moon voi cosa pensereste? No, non è fantascienza, è il nuovo disco dei Minor Victories e suona così:

giusto per chiarire le cose, la cantante è Rachel Goswell dei Slowdive, poi ci sono Stuart Braithwaite dei Mogwai e Justin Lockey degli Editors, nonchè al basso il il filmmaker James Lockey.

6- Any Other “Silently. Quietly. Going Away.”: chiudiamo con una band italiana che sembra una band americana, solo per la maturità e la qualità che riescono a esprimere. Per il resto sono italiani e sono bravissimi.

il loro disco lo trovate qui.

A questo punto non vi resta che puntare un dito sulla cartina e fare la valigia!