«Camminare è un atto primordiale: rinunciando ad auto, treno, aereo, ci mettiamo nelle stesse condizioni dei nostri lontani antenati, possiamo vedere il mondo con i loro occhi»: ecco la premessa con cui Sarah Baxter inizia il suo, e il nostro, viaggio lungo i sentieri più interessanti della storia del mondo.
Per una volta, infatti, i sentieri si dipanano ai nostri piedi senza seguire un filo conduttore geografico, ma lungo una linea temporale che racconta la storia dell’umanità dalla preistoria ai giorni nostri. Sempre e solo su due piedi.
Si parte dal Parco nazionale di Canaima, in Venezuela, dove il monte Roraima è sorto circa 2 miliardi di anni fa, e si prosegue con una tappa ad Uluru, in Australia, considerato non non una semplice roccia nel deserto, ma elemento centrale della mitologia aborigena australiana. Si arriva, milioni di anni dopo, anche sulle Alpi nostrane, nate da 10 milioni di anni di attività geologica, e ovviamente al Parco nazionale di Torres del Paine in Cile dove si può assistere a una non più tanto lenta erosione glaciale.
I sentieri sono tantissimi, alcuni spiegati nel dettaglio, altri accennati quanto basta per incuriosire i lettori, spingerli a fare ricerche e partire.
Sfogliando il libro, cambiano i paesaggi e cambiano i cammini, che iniziano a popolarsi di umani e della loro – anzi nostra – storia. Compaiono allora i cammini religiosi, come quelli sull’isola scozzese di Iona, dove nel 563 sbarcò l’abate irlandese Columba, portando con sè il Vangelo. E compaiono i sentieri dei beduini della Giordania, tra Petra e Dana. Oltre a percorsi famosi come la via Appia, il sentiero del Vallo di Adriano e la Grande Muraglia Cinese, Sarah ci regala piccoli scorci di sentieri semi-sconosciuti, come la via Egnatia, che ai tempi dei romani collegava l’Adriatico con la grande Bisanzio (Istanbul) e che è stato ricostruito per 475km attraverso i Balcani.
Sfogliando il libro, ci si sente realmente trasportati dentro la storia del mondo, una storia non fatta di grandi avvenimenti e di noiose linee temporali da imparare a memoria, ma una storia strettamente legata a luoghi familiari, che magari abbiamo attraversato in uno dei nostri tanti viaggi, e di cui non avevamo mai considerato il risvolto storico.
È un modo diverso, questo, di camminare per il mondo.
Un modo che non si limita al presente, ma che, raccontandoci il passato di un luogo, ci colloca all’interno di una storia più grande di noi. Una storia che troppo spesso dimentichiamo, sempre occupati – anche in cammino – a mettere noi stessi, le nostre esperienze, le nostre foto, le nostre parole in primo piano.
INFO: Storia del mondo in 500 camminate, scritta da Sarah Baxter ed edita da Rizzoli.