Una gita giusto dietro casa, che rivela scorci notevoli fin da subito. La salita fino al Rifugio Azzoni, appena sotto la cima del Resegone, sopra Lecco. Queste le coordinate fondamentali: si arriva ai piedi del monte, ai Piani d’Erna da dove parte la funivia che porta dai 602 mt ai 1329 mt in pochi minuti.

Una volta arrivati alla stazione della funivia ci sono diversi percorsi, non solo per raggiungere il rifugio. Abbiamo deciso di prendere un sentiero per l’andata e uno diverso per il ritorno. Per la salita abbiamo deciso di prendere quello un po’ più breve, un po’ più scosceso, un po’ più panoramico, per la discesa, quello un po’ più lungo, ma più semplice e meno panoramico.

La salita si presenta all’inizio abbastanza dolce, poi inizia a salire rapidamente e in alcuni punti bisogna salire con l’aiuto delle mani, ma nulla di particolarmente impegnativo anche se non si è alpinisti allenati. Il paesaggio sul Lago di Como (ramo di Lecco) è davvero notevole così come la montagna che ci sovrasta. Dopo circa un paio d’ore si scorge la sagoma rosata del Rifugio Azzoni, appena sotto la croce posta sulla cima a 1875 mt. Dopo una ripida salita rocciosa si raggiungono i gradini che portano al piano dell’ingresso.

Per la discesa invece abbiamo deciso per un giro un po’ più lungo e meno impegnativo per le ginocchia passando per le Forbesette e il Passo del Giuff. Dal punto di vista paesaggistico risulta meno entusiasmante, anche il passaggio all’interno del bosco nella seconda parte è comunque molto bello.

Circa due ore di cammino all’andata, con tutte le pause del caso per bere e per guardarsi intorno e più o meno altrettanto per il ritorno, che nonostante sia qualche kilometro più lungo, presenta meno difficoltà.

Un gran bel posto.

«La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l’uno detto di san Martino, l’altro, con voce lombarda, il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: talché non è chi, al primo vederlo, purché sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto, a un tal contrassegno, in quella lunga e vasta giogaia, dagli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune.» (I Promessi Sposi, Alessandro Manzoni)

Note:

Il rifugio in estate è aperto tutti i giorni (Luglio/Agosto) mentre nel resto della stagione estiva aperto nei fine settimana e in altre giornate (conviene verificare sempre);

Punto di partenza la Funivia dai Piani d’Erna;

per la salita al rifugio abbiamo seguito il sentiero segnato con il n°5 che poi ad un bivio diventa il n°1;

per la discesa dal rifugio abbiamo seguito il sentiero n°7.