La prima volta che ho visto Francesco è stata per la presentazione del suo primo libro, Divino Andino. Lo avevamo intervistato qualche mese prima proprio per farci raccontare qualcosa di più del suo viaggio che si era articolato tra Perù, Argentina e Cile alla scoperta di nuovi posti ma anche di tradizioni enogastronomiche. Il libro era stata una sorpresa perchè anche per chi, come noi, non si poteva di certo considerare un esperto di vini, suscitava della sana curiosità verso un mondo. Qualche mese fa abbiamo ricevuto in anteprima il suo secondo libro, che questa volta parlava di Romagna, e che anche questa volta puntava anche alla scoperta di realtà enogastronomiche ma non solo. Perdersi lungo la Cordigliera della Ande può essere facile, farlo tra la campagna del cesenate o tra le colline del Montefeltro forse un po’ meno, ma non è così scontato. Vista la relativa vicinanza abbiamo chiesto a Francesco se questa volta non poteva essere l’occasione per una collaborazione e così siamo partiti insieme a lui per ripercorrere in qualche modo le strade del libro e per “toccare con mano” storie, persone e luoghi di cui raccontava.

Cosa abbiamo scoperto? La prima cosa che salta agli occhi è che la Romagna è davvero un bel posto. A dispetto di quello che a volte si pensa, sulla riviera adriatica, che sì forse non è il meglio che ci si possa aspettare dal punto di vista pesaggistico, basta spostarsi di pochi kilometri per trovare uno scenario decisamente affascinante. Per non parlare degli aspetti artistici: città come Ravenna, per esempio, offrono meraviglie che potrebbero fare la fortuna di un’intera economia cittadina in qualsiasi altro paese del mondo. La pianura immediatamente a ridosso del mare è una costruzione quasi astratta, fatta di assi rettilinei e costruzioni geometriche semplici. Nulla riesce a nascondersi alla vista, tutto appare davanti ai nostri occhi senza possibilità di fuga. Anche qui, bastano pochi kilometri per ritrovarsi su strade collinari su e giù per le valli, piene di tornanti che – invece – a tratti svelano e a tratti nascondono. Il libro racconta alcune storie sulla Romagna e su alcuni romagnoli, sulla loro capacità di fare le cose, sulla loro passione per fare le cose. Sono storie di vino ma non solo, perchè spesso il vino non è che una scusa per raccontare di storie e tradizioni che si pensavano perdute e che invece riescono a riaffiorare; una scusa per parlare con persone con un bagaglio culturale enorme, che possono passare senza problemi da una citazione di Marziale, ad un proverbio in dialetto.

Abbiamo passeggiato con Daniele, in mezzo alla sua vigna, mentre ci raccontava la storia di suo nonno e della scoperta di un vitigno che sembrava perduto; abbiamo passato qualche ora a casa del maestro Camerani, maestro elementare, che in poco tempo ci ha fatto capire perchè le cose potrebbero andare meglio per tutti, trasmettendoci passione e cultura; ci siamo affacciati su un balcone, che abbraccia praticamente tutta la costa e tutta la collina, il balcone di Bertinoro appena sopra la “Ca’ de Bè”; siamo ridiscesi verso la pianura, fino ad arrivare nel centro di Cesena perchè alla fine vuoi non berlo un buon bicchiere di Sangiovese? Poi abbiamo ripreso il nostro giro risalendo fino a Mercato Saraceno, passando mezza giornata con Andrea e Paride, a parlare della loro voglia di sperimentare, di andare sempre avanti, di cercare sempre di migliorarsi, tra un bicchiere di Famoso e un piatto di tagliatelle al ragù ovviamente.

Abbiamo tenuto il Monte Titano sulla nostra destra, punto di riferimento che sembrava perfetto, ma alla fine siamo davvero riusciti a perderci su strade di montagna, con la neve che segnava i bordi e con il paesaggio che si apriva sotto di noi, tra vigneti e paesi dove si fa il formaggio di fossa. Quasi al tramonto abbiamo fermato la macchina alle Selve, giusto il tempo di fare ancora delle chiacchiere con Davide, che insieme a Simone gestisce l’azienda vinicola. Poi giù di nuovo verso la SS16 che ci riporta a Ravenna e che ad un certo punto si copre di nebbia, la stessa nebbia che troveremo l’indomani passeggiando tra le acque salmastre della Piallassa.

“Viaggio in Romagna – Racconti, percorsi e interviste su un vino ancestrale” è il nuovo libro di Francesco Antonelli.

La presentazione ufficiale avverrà al 42° Mo.Me.Vi di Faenza

sabato 24 marzo alle ore 17.30 presso la Sala Stampa.

Lo trovate anche in alcune librerie e sul suo sito.

 

Infine sulla sua pagina Facebook potrete trovare il calendario delle presentazioni in giro per l’Italia.